Poeta sovietico. Insieme a Pasternak e a Chlebnikov
aderì ai gruppi futuristi "Lirika" e "Centrifuga"; dopo la rivoluzione si
avvicinò al "Lef", un cenacolo di poeti di sinistra in lotta contro ogni
tendenza borghese e reazionaria. Il suo tono rivoluzionario, affine per molti
aspetti a quello di Victor Hugo e d'Aurevilly, raggiunse la massima
intensità nella famosa lirica
Budënnyj, ricca di spunti
tratti dalla poesia popolare. Tra le sue opere citiamo
Agli amici (1955),
Armonia (1961) e
Majakowskij comincia (1940), un romanzo dedicato
all'amico di cui subì l'influenza per tutta la vita (Lvov 1889 - Mosca
1963).